Profilo storico biografico
Gaetano Falzone nacque a Palermo il 2 marzo 1912 da famiglia borghese. Nel 1935 conseguì la laurea in Giurisprudenza; nel 1938 vinse il Concorso Nazionale per l’insegnamento di Filosofia e Pedagogia negli Istituti Superiori. Ottenne la cattedra presso l’Istituto Magistrale “P.Domina” di Petralia Sottana ed in seguito presso l’Istituto Magistrale “G.B. De Cosmi” di Palermo. Dopo una parentesi di “comando”, su designazione della Giunta Centrale degli Studi Storici, presso la Deputazione di Storia Patria per la Sicilia, insegnò Storia e Filosofia presso il liceo “G.Garibaldi” di Palermo.
Nel periodo fascista fu componente della Commissione Nazionale dei “Littoriali della Cultura e dell’Arte” e segretario dell’ “Istituto Coloniale” di Palermo. Fu volontario in Africa Orientale col battaglione universitario “Curtatone e Montanara”e ufficiale combattente nei fronti della Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1948 venne chiamato a far parte del Comitato Regionale per la celebrazione del Centenario della Rivoluzione Siciliana del 1848; si recò allora a Parigi, dove poté consultare gli archivi del Quai d’Orsay, fino a quel momento preclusi agli studiosi, che gli consentirono di gettare nuova luce sugli eventi del 1848 siciliano.
Tale ricerca gli fruttò la libera docenza in Storia del Risorgimento: fu docente presso le Facoltà di Lettere e Filosofia e di Magistero dell’Università di Palermo e divenne professore ordinario nella Facoltà di Giurisprudenza di Palermo. Dedicò gran parte del suo impegno scientifico allo studio della Storia Risorgimentale Siciliana, in particolare alle vicende dal 1848 al 1860, gettando nuova luce sulle figure di Francesco Crispi, Rosolino Pilo e Giovanni Corrao. Di quest’ultimo, nonostante la tenace opposizione del Cardinale Ruffini, riuscì a fare traslare la salma nel chiostro di San Domenico, nel lato appartenente alla Società per la Storia Patria.
Fu presidente del Comitato di Palermo e componente della Consulta Nazionale dell’Istituto per la Storia del Risorgimento, componente del Consiglio Direttivo della Società Siciliana per la Storia Patria; in questa veste, nell’Ottobre del 1960, organizzò un convegno per celebrare il Primo Centenario della spedizione dei Mille.
Fu socio nazionale dell’ “Accademia di Scienze, Lettere ed Arti” di Palermo e dell’ “Accademia del Mediterraneo”, socio corrispondente della “Real Academia de Letras” di Barcellona e della “Societé d’Histoir moderne” di Parigi, accademico corrispondente dell’ “Ateneo de La Laguna” e dell’ “Academie de Sciences, Beaux Lettres et Arts” di Rouen, fondatore e segretario generale permanente del Premio Internazionale di folklore “Giuseppe Pitrè”, poi “Pitrè e Cocchiara”, direttore onorario del Museo Etnografico “Giuseppe Pitrè ” di Palermo.
Fondatore e direttore della rivista di studi storici “Il Risorgimento in Sicilia”, collaborò attivamente con le riviste storiche e culturali nazionali: “Nuova Antologia”, “Rassegna storica del Risorgimento”, “Archivio storico italiano”, “Nuova rivista storica”, “Archivio storico siciliano”, “Archivio storico messinese”, “L’ Osservatore politico-letterario”.
L’attività pubblicistica di G.Falzone fu dedicata soprattutto alla diffusione dei valori storici e civili del Risorgimento, alla valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici delle Sicilia ed alla promozione dell’amicizia tra i popoli rivieraschi del Mediterraneo: fondò e diresse il periodico universitario “L’Appello”, le riviste “Vie di Sicilia”, “Sicilia Turistica” e “Vie Mediterranee”; dal 1965 al 1971 diresse la rivista trimestrale “Il Risorgimento in Sicilia”. Nel 1965 fondò il settimanale “La Rivolta”, che fu pubblicato regolarmente sino al 1968; “La Rivolta” nasceva sotto la spinta della preoccupazione della possibile deriva a sinistra della democrazia italiana, con l’apertura al PCI, e delle conseguenze negative che ciò avrebbe comportato sulla tenuta del sistema democratico: il settimanale intendeva lanciare come messaggio alle coscienze l’imperativo della rivolta ove la nazione lo reclami.
Le prime collaborazioni di G.Falzone a quotidiani, riviste e periodici nazionali risalgono al 1934, quando iniziò la sua collaborazione alla pagina culturale del “Giornale di Sicilia”, e si protrassero per tutto l’arco della sua vita.
Fra le numerose monografie di G.Falzone merita di essere ricordata la “Storia della Mafia”: pubblicata nel 1973 in francese presso l’editore Fayard e l’anno successivo in spagnolo, per l’America Latina, dagli editori Emecé di Buenos Aires, nel 1975 venne edita in italiano, lingua in cui originariamente era stata scritta, presso l’editore Pane e successivamente in molte altre lingue; fu la prima opera nel suo genere e rimane unica per il modo in cui l’argomento viene sviluppato dal punto di vista storico-didattico .
Notevole fu l’impegno sociale di G.Falzone: fondò il “Lions Club” di Palermo, fondò e fu presidente del “Skal Club” di Palermo e dell’Associazione “Sicilia Tunisia”; fu console generale per la Sicilia del “Touring Club Italiano”, consigliere d’amministrazione dell’Azienda Autonoma di Turismo di Palermo e Monreale, componente del Consiglio direttivo dell’ “Associazione internazionale degli esperti scientifici del turismo”, componente della Commissione Provinciale di Controllo di Palermo, Giudice laico del Tribunale per i minorenni della Corte di Appello di Palermo, Cavaliere della Corona d’Italia.
G. Falzone morì a Palermo il 1° Giugno 1984, all’età di 72 anni, dopo una lunga malattia.